Per produrre energia ci vuole acqua, per fornire acqua serve energia. Di conseguenza, poiché il 90% dell’energia termica fa uso di acqua, aumentare la produzione di elettricità del 70% (come previsto per il 2035) significa aumentare i prelievi di acqua dolce del 20%. Tra acqua ed energia c’è però una grande differenza dal punto di vista di consumi e della fornitura: per la prima non ci sono alternative, per la seconda sì.

Non è il solito monito di noi ambientalisti o di qualche isolato studioso sensibile al problema del riscaldamento globale del pianeta, è invece il grido d’allarme della più grande istituzione mondiale del pianeta Terra che si occupa del problema clima, l’IPCC (Intergovernmental panel on climate change – ONU) in cui operano scienziati di fama internazionale di tutto il mondo.