Articolo di Gabriele La Malfa

Probabilmente a tutti sarà capitato di vedere almeno una volta questo particolare insetto, soprattutto durante i caldi mesi estivi, e magari di trovare il suo nido, dalla tipica forma a “mezza otre”, dietro un quadro o lo stipite di una porta (anche l’angolo protetto di libri poco usati è considerato un ottimo punto di nidificazione). La vespa vasaio (Sceliphron spirifex) è un imenottero appartenente alla famiglia degli sfecidi (Sphecidae), endemico di molte aree dell’Africa settentrionale e dell’Europa meridionale (Diffusa in tutta Italia, ad esclusione della Valle D’Aosta).

Gli sfecidi, detti comunemente vespe scavatrici, sono una famiglia di imenotteri solitari e parassitoidi (malgrado il nome di “vespe”, essi rientrano nella superfamiglia degli Apoidei). Gli adulti si nutrono del nettare che succhiano dai fiori, ricoprendo quindi l’importante ruolo di animali impollinatori, mentre le larve sono carnivore. Solitamente l’insetto cattura le proprie prede paralizzandole col veleno e poi le porta al nido, dove serviranno da nutrimento alle larve (i nidi non vengono mai utilizzati come abitazione dall’adulto).
Nel caso della vespa vasaio le prede sono costituite da ragni di varie specie, quando la larva comincia a nutrirsi la malcapitata preda è ancora viva.

Lo Sceliphron spirifex ha un volo molto caratteristico con l’addome nero a goccia tenuto in alto ed il paio di lunghe zampe posteriori (di colore giallo e nero) a penzoloni.
Questo insetto non risulta essere particolarmente infastidito dalla presenza dell’uomo, infatti, non di rado, crea il nido all’interno delle abitazioni. Se si osserva l’andirivieni di una vespa vasaio nella propria casa, con estrema probabilità, sarà intenta nel realizzare un nido in qualche punto appartato dell’immobile. Il nido è totalmente composto di fango, che viene abilmente modellato e cementato utilizzando un particolare secreto prodotto dalla bocca dell’animale. Una volta terminato all’interno dello stesso viene deposto un singolo uovo e successivamente vengono messe le prede che andranno a costituire la riserva alimentare della larva.

Come per tutti gli imenotteri aculeati solo le femmine possono pungere, essendo il pungiglione un ovopositore modificato. Le vespe vasaio sono piuttosto mansuete e hanno un comportamento non aggressivo anche se infastidite; è alquanto raro essere punti, l’animale utilizza il proprio veleno solo come ultima risorsa e nel caso sia pesantemente minacciato. La sua puntura non è particolarmente tossica, quindi, tranne che nei casi di specifiche allergie, non comporta reali problemi.

La sua attività è principalmente diurna, dopo il tramonto si rifugia in luoghi riparati, dove, salvo situazioni critiche, passa la notte in uno stato quiescente.

Sceliphron spirifex

Distintivo di tutti gli sfecidi è il lungo e sottilissimo petiolo che unisce l’addome al torace, nel caso della vespa vasaio è di un intenso colore giallo. La moderata pubescenza a livello cefalico e toracico facilita il traposto del polline da un fiore all’altro.

vespa vasaio costruzione nido

Nella foto una vespa vasaio intenta nella costruzione di un nido. La particolare forma ad “anfora” dello stesso gli è giovato il nome comune. L’adulto di questo insetto può arrivare a misurare fino a 4 cm in lunghezza (con una media di 2,5-3 cm).

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Comments

  • daniele 23 Aprile 2018 at 7:19

    io ne ho trovati alcuni murati totalmente ….chiusi e aprendoli nelle cellette del liquido scuro ,come mai lo murano totalmente ?

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    • Gabriele La Malfa 2 Maggio 2018 at 12:27

      Salve Daniele, non so se ho capito bene, ma con “alcuni murati totalmente” credo tu voglia intendere che hai trovato dei nidi di vespa vasaio senza alcuna apertura, o meglio, con l’apertura “murata”. Spesso, una volta deposto l’uovo e posizionate le prede che serviranno da nutrimento alla larva, l’apertura del nido viene chiusa con un opercolo, questo per fornire una protezione supplementare nei riguardi di eventuali “visitatori” indesiderati.

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  • Catiuscia 20 Giugno 2019 at 16:53

    Buongiorno,
    nel mio giardino quest’anno ce ne sono parecchie che girano e vanno sempre in una zona precisa, devo aspettarmi un nido? Come fare per allontanarle?
    sono terrorizzata
    La ringrazio

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    • Gabriele La Malfa 21 Giugno 2019 at 17:08

      Buon pomeriggio Catiuscia,
      innanzi tutto volevo rassicurarla, le vespe vasaio convivono tranquillamente con l’uomo e non sono aggressive. Una loro puntura è un evento molto raro e si verifica solo se l’animale si sente chiaramente minacciato. Nel luogo dove vivo sono piuttosto frequenti d’estate e, personalmente, non mi è mai capitato di essere punto (il loro veleno non è pericoloso per l’uomo, a meno, ovviamente, di essere allergici al veleno degli imenotteri).
      Ad ogni modo se frequentano una zona specifica della casa è molto probabile che abbiano nidificato in quel punto. Non ho mai provato, ma un metodo “naturale” per dissuaderle dovrebbe essere quello di bruciare del caffè macinato (2-3 cucchiaini all’interno di un recipiente d’alluminio) nei pressi della zona sospetta. I fumi/odori derivati dovrebbero risultare estremamente sgradevoli all’insetto (sperando non siano troppo fastidiosi anche per l’uomo! 😛 ).

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  • Lara 26 Luglio 2019 at 7:31

    Lasciatele convivere con voi in pace. In casa mia trovano un luogo accogliente da anni. L unico fastidio sono i nidi che sporcano un po e che io tolgo solo quando sono aperti. Per il resto sono innocue e svolazzano sotto il naso sempre e solo intente nelle loro ammirabili opere murarie. Mi piace tantissimo sentirle lavorare. Quando “gettano il cemento” fanno un rumore simile a un piccolo trapano. Se smettessero di nidificare in casa mia d estate mi mancherebbe davvero la loro compagnia. MERAVIGLIOSE!

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  • Gianluca Brescia 23 Settembre 2019 at 19:16

    Tre anni fa ho conosciuto questa vespa. Ha costruito un nido in un angolo sul mio balcone e non l’ho mai distrutto. Le vespe sono attratte dal fiore della passione presente nel mio balcone. Da quest’estate ho visto anche una specie di vespa vasaio colore blu elettrico 😱

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    • Gabriele La Malfa 24 Settembre 2019 at 8:12

      Buongiorno Gianluca,
      premetto che la mia è solo un’ipotesi (quindi potrei anche sbagliare). La vespa che hai osservato potrebbe essere “la vespa muratore” (Sceliphron caementarium), un insetto apoideo appartenente allo stesso genere de “la vespa vasaio”. In realtà il corpo dell’animale è prevalentemente nero, eccezion fatta per il giallo delle zampe e di alcune piccole macchie sul torace, tuttavia sotto i raggi solari il nero presenta evidenti riflessi “blu elettrico”.

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      • michele 4 Settembre 2021 at 11:30

        A casa mia, in romagna, da uno o due anni le vedo solo di quel colore, blu scuro (quasi nere a un occhio poco attento), sono anche leggermente più piccole delle classiche. Quelle di colore classico sono completamente sparite. Cmq anche queste qui come le altre sono completamente inoffensive, anche se provi a scacciarle non ti aggrediscono e preferiscono ritirarsi e magari tornare in un secondo momento. Ben diverse dalle vespe classiche che ti attaccano anche senza motivo.

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  • Ivan Montagnani 25 Novembre 2019 at 1:45

    C’è un’imprecisione nell’articolo,in quanto le vespe vasaio formano anche nidi con più uova.In casa, in mansarda trovo nidi composti da 7 o più sedi per le uova.(Io vivo in Veneto(bassa veronese).

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    • jack 30 Giugno 2021 at 9:21

      La vespa costruisce diversi nidi a forma di anfora, adiacenti l’uno all’altro, ma in ogni anfora viene deposto un singolo uovo. Se vi fossero più uova in un singolo nido, le larve finirebbero per mangiarsi tra di loro.

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  • Giuliana 9 Agosto 2020 at 12:16

    Quest’anno sul mio balcone sta lavorando alacremente una ‘vespa vasaio’. Mi piace vederla arrivare così elegante mentre sto leggendo o faccio le parole crociate.
    Mio figlio ha il terrore purtroppo. Ho provato col caffè macinato ma non se ne va. Devo allontanarla perché mio figlio (19 anni) non esce più per la paura. Sarà mai possibile?

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    • Gabriele La Malfa 25 Agosto 2020 at 11:07

      Buongiorno Giuliana,
      come più volte evidenziato, questi insetti non rappresentano un effettivo pericolo per l’uomo. Tuttavia capisco che la paura spesso non sia razionale. Personalmente eviterei di utilizzare sistemi non naturali (vedasi insetticidi). Può provare a contrastarle attivamente togliendo i nidi che sono in fase di costruzione, pur essendo tenaci, prima o poi, dovrebbero desistere e andare a nidificare altrove.

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  • Rossella Tortul 26 Giugno 2021 at 12:54

    Vorrei sapere quanto ci mettono le larve a diventare vespe e andarsene. Ho nidi in due pensili della cucina e, anche se non pericolosa, la situazione non è igienica. Appena vuoti, distruggerei i nidi. Grazie

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    • Gabriele La Malfa 27 Giugno 2021 at 9:38

      Buongiorno Rossella,
      in genere le uova deposte all’interno dei nidi si schiudono tra novembre e dicembre. La larva che ne fuoriesce comincia a nutrirsi delle “povere” prede catturate dall’adulto. Per lo sviluppo completo, ossia per il passaggio allo stadio adulto, impiegano circa 5-6 mesi (in modo da poter ricominciare il ciclo a fine primavera/inizio estate). Quindi se il nido è fresco e le uova sono state deposte da poco bisogna pazientare un “bel” po’…

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  • Dario 23 Luglio 2022 at 17:23

    Vespa vasaio anche in Valle d’Aosta
    Luglio 2022

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    • Gabriele La Malfa 24 Luglio 2022 at 19:45

      Buonasera Dario,
      con l’ormai comprovato e continuo aumento delle temperature dovuto al “global warming”, unito alla facilità con cui gli insetti possono diffondersi, la notizia non mi sorprende più di tanto. Grazie per l’informazione!

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