a cura del presidente Franco Floris

Il Santuario Pelagos, un’area marina di 87.500 km² nata da un accordo tra Italia, Principato di Monaco e Francia, è una zona di estrema importanza per la protezione dei mammiferi marini.

Già oltre 20 anni fa denunciai il reale pericolo di collisione tra le navi, che attraversano l’area, e i cetacei. Un rischio soprattutto per la balenottera comune e il capodoglio (presenti in determinati periodi dell’anno anche con i cuccioli), che può causare ferite mortali ai poveri animali.

Oggi il problema non solo rimane irrisolto, ma è peggiorato, difatti alcuni studi dimostrano l’alta mortalità dei cetacei dovuta proprio alle collisioni con le imbarcazioni. Le navi dovrebbero essere dotate di sistemi capaci di segnalare ed evitare i grossi mammiferi marini. Tuttavia, vista la scarsa sensibilità degli armatori, bisognerebbe attivare un’azione di sensibilizzazione e convinzione interessando direttamente il Ministero della Transizione Ecologica!

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A volte un “singolo” albero, se piantato da ognuno di noi, può fare la differenza. Come la singola goccia d’acqua portata dal piccolo colibrì della favola, a cui si ispira la campagna “Io faccio la mia parte”, può diventare un “mare” se portata a tutti gli animali della foresta, così un singolo albero se piantano da ognuno di noi può diventare un vero e proprio bosco, “Il Bosco dei Giusti”.

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