Dopo la CoViD-19 ora dobbiamo difenderci anche dai veleni dei fitofarmaci diffusi nell’aria. E’ di questi giorni il grido di allarme di medici, ambientalisti, presidenti dei biodistretti e semplici cittadini sulla dispersione nell’aria di prodotti chimici letali, utilizzati a volte in maniera irresponsabile soprattutto nei frutteti, come nei noccioleti.

Si è chiusa martedì 15 la consultazione pubblica della bozza del nuovo Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, con un appello delle 11 maggiori Associazioni nazionali ambientaliste e dell’agricoltura biologica, tra cui Accademia Kronos, per un cambiamento delle regole di utilizzo dei pesticidi nel nostro paese, in grado di assicurare concretamente la riduzione della dipendenza dell’agricoltura e della gestione del verde urbano dai prodotti fitosanitari (come richiesto dalla Direttiva 2009/128/CE).

In un momento in cui nel Mondo ci si mobilità per il risparmio dell’acqua, in Italia agricoltori ecologicamente insensibili sprecano in estate inutilmente quantità d’acqua impressionanti per irrigare i loro campi. E’ chiaro che senza acqua le piante muoiono, ma questo non giustifica l’irresponsabile spreco d’acqua nei momenti del giorno più caldo.

Per contenere il riscaldamento globale entro la soglia dei 2°C entro il 2100, le emissioni di gas serra del settore agricolo (C02 esclusa) dovranno essere ridotte di una gigatonnellata all’anno a partire dal 2030. La stima è stata effettuata dai ricercatori dell’Università del Vermont, che lanciano l’allarme sul rischio di fallimento dell’accordo sul clima siglato alla COP21 di Parigi.