COMUNICATO STOP VIVISECTION (05.06.2022)
... alle parole non sono mai seguiti i fatti per quanto riguarda la SPERIMENTAZIONE ANIMALE !
... alle parole non sono mai seguiti i fatti per quanto riguarda la SPERIMENTAZIONE ANIMALE !
La nostra associazione si è sempre battuta per la tutela delle acque del lago di Vico (in provincia di Viterbo), minacciate da sostanze inquinanti letali, quali: pesticidi, diserbanti e fertilizzanti chimici, ciò organizzando campagne di sensibilizzazione e producendo documentazioni scientifiche relative al problema dell’inquinamento ed eutrofizzazione del lago.
Le foreste e altri ecosistemi, specie nei paesi della fascia tropicale e sub-tropicale, sono sotto pressione soprattutto a causa di un’agricoltura. Continue reading
L’art. 3 della Direttiva 92/32/CEE del 30 aprile 1992, che disciplina la classificazione, l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose commercializzate negli Stati dell'Unione Europea, regola la "determinazione e valutazione delle proprietà delle sostanze" attraverso test tossicologici che prevedono esperimenti su animali. In funzione del risultato degli esperimenti.
Le politiche energetico-climatiche italiane/ europee si sono rivelate finora costose e inefficaci. L'Italia dovrebbe avere il nuovo obiettivo al 2020 di ridurre l’intensità energetica del 15% rispetto al 2010 e del 25% nel 2030.
Dimostrare capacità di leadership per portare l'Unione Europea ad approvare, a ottobre, un Pacchetto Clima ed Energia per il 2030 ambizioso ed efficace, andando ben oltre la proposta della Commissione. Questa la richiesta che le associazioni ambientaliste italiane rivolgono alla Presidenza italiana della Ue, e in particolare al ministro dell'Ambiente.
Nello stesso giorno il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar del Lazio di bloccare le semine di transgenico e, a Bruxelles, trovato l'accordo politico che lascerà ai singoli Stati la facoltà di di limitare o vietare la coltivazione di ogm sul loro territorio.
Si chiama Pacchetto Energia - clima 2030, quello che il Parlamento europeo ha approvato. Si tratta di una risoluzione che chiede alla Commissione europea il 40% di CO2 in meno, il 30% di rinnovabili e il 40% di efficienza energetica in più entro il 2030.
Ormai è dato per scontato che il futuro del pianeta e delle nostre grandi città, sarà sempre di più segnato da fenomeni meteo-climatici estremi.