Per contenere il riscaldamento globale entro la soglia dei 2°C entro il 2100, le emissioni di gas serra del settore agricolo (C02 esclusa) dovranno essere ridotte di una gigatonnellata all’anno a partire dal 2030. La stima è stata effettuata dai ricercatori dell’Università del Vermont, che lanciano l’allarme sul rischio di fallimento dell’accordo sul clima siglato alla COP21 di Parigi.

Eccolo finalmente da Le Bourget di Parigi il famoso, storico, "sospirato" (dalla élite mediatica e politica), accordo sul clima. Quello che, a modesto parere del sottoscritto, ispirato dalle critiche di Hermann Sheer al "minimalismo organizzato" delle conferenze, e alle pretese di mercificazione dell'aria (con il sistema della compravendita dei crediti di inquinamento), anche se rispettato, ci rovinerà comunque.

Siamo alle battute finali, il documento da votare oggi è stato ulteriormente limato dalle sue 60 pagine è stato riportato a 48 pagine. In linea di massima sono tutti d’accordo ad incentivare l’uso delle energie rinnovabili, fino a raggiungere il 100% entro il 2030. Purtroppo esistono ancora delle resistenze nell’uso senza limiti dei combustibili fossili, tra questi Paesi ci sono il Brasile, la Cina, l’India e il Sudafrica.

più recenti dati cosmologici ci dicono che nella nostra sola galassia esistono miliardi di pianeti molti dei quali potrebbero avere caratteristiche simili alla nostra Terra. Che poi su questi la vita si sia originata e che possa aver prodotto esseri senzienti, come la nostra specie, è un’altra questione, dipendendo da una serie di fattori che ora si inizia a conoscere meglio e che ci indicano la rarità della prima e l’eccezionalità della seconda.

L'altro ieri si sono aperti i lavori a Parigi ( COP 21). Al di là dei toni trionfalistici dell’Europa e degli USA che promettono di avere le soluzioni utili a bloccare l’aumento della temperatura terrestre, esiste un discreto numero di delegati che invece è scettica.

Oggi a Parigi si sono aperti i lavori del tanto atteso summit sul clima, 13 giorni in cui scienziati e politici di tutti i Paesi del pianeta si confronteranno, discuteranno e ascolteranno le ultime relazioni degli studiosi per decidere le sorti dell’umanità, minacciata da possibili sconvolgimenti climatici causati dall’eccessiva presenza di gas serra in atmosfera. Durante questi febbrili giorni, tra discussioni e decisioni, verranno presi in considerazioni studi ed analisi non solo del mondo scientifico, ma anche delle organizzazioni non governative di un certo rilievo.