Si è concluso da poco a New York il vertice sul clima organizzato all’ONU. Dopo una delle estati più drammatiche, ambientalmente parlando, degli ultimi anni, con incendi praticamente in tutte le grandi foreste del mondo (dalla Siberia all’Amazzonia, dall’Africa al Sud Est asiatico) e con gli effetti del riscaldamento globale che ormai si stanno palesando in modo macroscopico (si pensi allo scioglimento del ghiaccio artico e di quello della Groenlandia) si sperava che si potesse finalmente assistere ad un deciso cambio di marcia su queste tematiche da parte di una significativa parte dei governi. Almeno di quelli più importanti.

I cambiamenti climatici stanno pesando sugli Stati Uniti, le temperature sono in aumento ed è tutta colpa dell'uomo. Così gli scienziati di 13 agenzie federali americane, come riportato sul New York Times (che ne ha ottenuto una copia riservata e fatta trapelare per paura che gli scienziati vengano messi a tacere), si stanno schierando contro il Presidente Trump che da sempre nega gli effetti del riscaldamento globale sulla Terra.

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato ufficialmente il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi sul clima. "Gli Stati Uniti cominceranno a negoziare un nuovo accordo sul clima", ha detto Trump. "Vogliamo un accordo che sia giusto. Se ci riusciremo benissimo, altrimenti pazienza", ha aggiunto. "Gli USA non onoreranno più le parti non vincolanti dell'accordo di Parigi a partire da oggi".

Il topo canguro pallido (Microdipodops pallidus) ad un primo sguardo può apparire come una sorta di bizzarro incrocio tra un topo ed un canguro. In realtà, a dispetto del nome, col marsupiale australiano condivide ben poco, in pratica solo il tipo di andatura bipede a salti. Diversamente è più strettamente imparentato con i topi, infatti è un mammifero (placentato) roditore facente parte della famiglia degli eteromiidi (topi dalle tasche e ratti e topi canguro).