Probabilmente gli storici del futuro scriveranno che il 2019 fu l’inizio della grande crisi climatica che in meno di un ventennio decimò una buona parte della popolazione planetaria.
Questa non è la prefazione di un romanzo di fantascienza, ma l’estrapolazione di un’intervista rilasciata giorni fa da uno scienziato ad una TV australiana. Catastrofismo gratuito? Le solite “fake news”? Diamo un’occhiata a cosa sta accadendo nel mondo in questi giorni…

a cura di Davide Santini (fonte: MeteoGiornale)

Andiamo a vedere che tempo fa nel mondo: da un punto di vista meteo, possiamo notare che sono presenti fortissime anomalie positive in Alaska e generalmente piuttosto ingenti in Europa, in quasi tutta l’Africa e in buona parte dell’Australia”.

Quello che sta succedendo in Alaska è qualcosa di assolutamente eccezionale, con temperature mai registrate nella storia climatica: stiamo parlando di valori massimi di 32 gradi a fronte di una media di 16-17 tipica del periodo. Oltretutto, l’anomalia positiva si sta trascinando da un mese, ad alti e bassi.
Si possono notare anche forti anomalie positive sull’Antartide, che ricordo essere in inverno, mentre in Australia (anch’essa in inverno) sta registrando valori troppo miti”.

Ci auguriamo che gli ipotetici storici del futuro non debbano scrivere anche che, pur a conoscenza del disastro climatico imminente, nel 2019 il presidente degli Stati Uniti non fece nulla per cercare di bloccarlo, anzi fece del tutto per accelerarlo!

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A volte un “singolo” albero, se piantato da ognuno di noi, può fare la differenza. Come la singola goccia d’acqua portata dal piccolo colibrì della favola, a cui si ispira la campagna “Io faccio la mia parte”, può diventare un “mare” se portata a tutti gli animali della foresta, così un singolo albero se piantano da ognuno di noi può diventare un vero e proprio bosco, “Il Bosco dei Giusti”.

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