a cura del presidente Franco Floris

Accademia Kronos si schiera senza indugio con il territorio Ligure, secondo noi la recente decisione di autorizzare la ricerca mineraria su diversi Comuni del Levante Ligure va a discapito delle persone sempre più povere, del ceto medio sempre più esiguo, della terra sempre più sfruttata è ammalata.
Le nuove esigenze di sviluppo e sostenibilità si allontana sempre più dai combustibili fossili e da sistemi di estrazione mineraria che non tengono conto della realtà ambientale, biologica ed economica del territorio.
Oltre che formalmente, la transizione ecologica è iniziata anche concretamente, coloro che sono ancorati ad una visione vecchia e miope, convinti che le risorse prime siano infinite, illusi di vivere al di sopra degli equilibri ambientali, dovranno fare i conti con la realtà, magari avranno pure le tasche piene di soldi, ma di “soldi” che non varranno più nulla!

Di seguito si riporta quanto pubblicato sui social dal Cons. regionale Liguria Roberto Centi:

“Tutta la Liguria rappresentata in Consiglio regionale si è espressa CONTRO la decisione del Ministro per la Transizione ecologica Cingolani e della Cultura Franceschini di autorizzare la ricerca mineraria nei Comuni di Varese Ligure, Maissana, Castiglione Chiavarese, Sestri Levante, Ne e Casarza Ligure per indagare la presenza di rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto, nichel e altri minerali da parte della filiale italiana dell’azienda Energia Minerals.

Il nostro territorio di Levante ha dato già troppo alle escavazioni e allo sfruttamento minerario e troviamo semplicemente grottesco che un Ministro della Transizione ecologica, invece di incentivare il biologico già ora protagonista di quelle valli, incentivi la ricerca mineraria.

Ma Cingolani lo conosciamo, non è la prima volta che svela il suo volto radicalmente tecnocratico, confermato da anni, per non dire da decenni, dimenticando quello che noi poveri nostalgici chiamiamo humanitas, cioè quod est humanum, oltre a dimenticare il rispetto per il contesto naturale.”

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A volte un “singolo” albero, se piantato da ognuno di noi, può fare la differenza. Come la singola goccia d’acqua portata dal piccolo colibrì della favola, a cui si ispira la campagna “Io faccio la mia parte”, può diventare un “mare” se portata a tutti gli animali della foresta, così un singolo albero se piantano da ognuno di noi può diventare un vero e proprio bosco, “Il Bosco dei Giusti”.

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